Mentre con il nuovo governo si aprono nuovi scenari sulla fiscalità in Italia e tutti ci interroghiamo se e come verranno attuati i propositi manifestati nel famoso “contratto”, a sorpresa vedo che su Economy viene° pubblicata una recensione di “Come difendersi dal fisco”, il mio libro, firmata addirittura dal direttore della testata, Sergio Luciano. È una pura casualità, ma ho anche il piacere di ritrovarmi fianco a fianco, “vicino di pagina”, con un interessante commento di Antonio Uricchio, professore di diritto tributario (di quelli che stimo davvero) e magnifico rettore dell’Università di Bari, la mia università.
Sono molti i temi sul tappeto di questa nuova amministrazione che toccano direttamente alcuni temi cruciali affrontati nel libro: uno di questi è certamente la cosiddetta “pax fiscale”, della quale si parla in questi giorni e che dovrebbe prevedere uno stralcio massivo delle cartelle e dei ruoli fino al 2014 a importi sostenibili (si parla di un ventaglio tra il 16 e il 25%).
Una cosa che ho auspicato in tempi non sospetti perché, con queste percentuali, potrebbe portare un gettito veramente importante e finanziare, ad esempio, un significativo abbattimento delle aliquote.
Ma, a parte questa “una tantum”, sul contratto di governo si parla anche di una riforma strutturale delle regole della riscossione e della giustizia tributaria.
Sono temi che mi sono molto cari, senza la realizzazione dei quali ogni intervento sulla fiscalità rischia di restare vano.
Vedremo se, come e quando queste importanti riforme vedranno la luce.
Nel frattempo, però, l’imperativo è quello di essere sempre preparati a difendersi.