Tra qualche giorno sarà disponibile in edicola il mio libro “Difendersi dal fisco – Manuale di sopravvivenza ad uso e consumo del contribuente”, distribuito con il quotidiano La Verità e con prefazione di Maurizio Belpietro.
Come suggerisce il sottotitolo, si tratta di un libro che non si rivolge tanto ai tecnici del settore (avvocati, commercialisti, etc.) quanto al contribuente.
Il “contribuente”: che espressione burocratica!
Dietro questa parola ci trovi persone, esseri umani, con le loro famiglie, i loro progetti e le loro paure, artigiani e imprenditori.
Ed è proprio partendo da questa riflessione che è nata l’idea di scrivere questo libro: dallo sguardo terrorizzato e mortificato di tanti miei clienti, messi in ginocchio dal peso dei debiti accumulati verso il fisco.
Dal mio studio sono passate persone che hanno perso tutto, o che si sono trovate sul punto di dover chiudere aziende, licenziare dipendenti, “portare i libri in tribunale”: ho una casistica infinita di casi disperati che mi rattrista anche solo richiamare alla mente.
Allora mi sono detto: perché non offrire degli spunti utili a tutti coloro che sono costretti a confrontarsi con la macchina potente e spietata costituita dagli apparati del fisco?
È una lotta impari, apparentemente. Davide contro Golia. Ci sono persone che perdono il senno e arrivano a gesti inconsulti: al suicidio o a dare fuoco alle sedi delle agenzie fiscali. Ci sono famiglie che finiscono distrutte. Ci sono persone che hanno un tale terrore del fisco che accumulano montagne di plichi e comunicazioni provenienti dalle agenzie fiscali senza neppure aprirle, per la paura di leggere quello che può esserci scritto. Qualcuno evita persino il confronto con il proprio commercialista, frenato dalla stessa paura.
Come e perché si arriva fino a questo punto? Esistono dei modi per evitarlo?
Ho cercato di capire se noi professionisti siamo capaci di dare le giuste risposte ai contribuenti, che molto spesso sono imprenditori, medi e piccoli, che costituiscono la spina dorsale del sistema produttivo dell’Italia, in una condizione di lotta continua contro mille inutili ostacoli burocratici, disservizi, carenze di infrastrutture.
Dei veri eroi, confrontati con i competitors della maggior parte dei paesi europei, dove tutto funziona molto meglio.
Quindi ho cercato di dare qualche risposta e, per quanto possibile, qualche speranza, perché in realtà i modi per difendersi dal fisco, quando è ingiusto, ci sono. E in Italia il fisco ingiusto lo diventa troppo spesso.