Oggi chiacchieriamo di intelligenza artificiale e professione forense. Abbiamo cominciato per gioco, io e l’amico Stefano Tresca, in una simpatica schermaglia intellettuale: quale impatto potranno avere i “self enforcing contracts” basati sulla tecnologia blockchain sulla professione forense? Poi è arrivata una notizia: un noto studio legale americano ha assunto “Ross”, sofisticato software IBM che promette di lavorare esattamente come un professionista in carne ed ossa. Il vento del cambiamento non si può fermare, e tutto questo va bene, a patto che i benefici dell’eliminazione del lavoro umano siano spalmati a favore di tutti.
E se perdessimo il senso del limite? E se le macchine cominciassero anche a fare le leggi?
Ho provato a ragionarci su, sulle colonne di EconomyUp.
Qui trovi la prima parte:
http://www.economyup.it/innovazione/5057_l-intelligenza-artificiale-degli-avvocati-parte-prima.htm